COSA FARE
PER LA VALLEDORA?
1 |
Informare i
Cittadini e sentire il loro parere (I Cittadini ci
possono scrivere all’indirizzo e-mail orabasta@valledora.org) |
2 |
Sostenere
il ricorso contro la discarica denominata “Alice3”, già presentato il 28.02.2007 n. 243 Purtroppo il TAR
non ha concesso la sospensione delle attività di conferimento. |
3 |
Sostenere il ricorso
contro la cava-discarica denominata “Ciorlucca” nel territorio di Alice, già presentato il 26.07.2007 n. 932. Purtroppo
questo ricorso per ora si è concluso con scarsi risultati. |
4 |
Sostenere il
ricorso contro il primo ampliamento delle due discariche (ASRAB e Cavaglià
SpA) di Cavaglià, giù presentato il 28.11.2000 n. 3193. |
5 |
Sostenere il
ricorso al TAR contro l’attuale ampliamento della discarica ASRAB di Cavaglià e la sua gestione a
bioreattore, già presentato il 28.11.2007 n. 1474. Il TAR, il 26 maggio
2008, ha annullato l’autorizzazione dell’ampliamento e del bioreattore, e
anche la discarica di rifiuti industriali non potrà essere ampliata: ora è il
momento di affrontare l’intera questione della Valledora! |
6 |
Sostenere la
richiesta (presentata alla Provincia di Vercelli il 26.10.2007) di
rifacimento della valutazione dei rischi per la falda sotterranea conseguenti
all’ampliamento della Cava della Edilcave SpA di Tronzano, in modo di
considerare anche i rischi derivanti dalle discariche presenti nella
Valledora |
7 |
Chiedere che la
tutela di questa area sfortunata intorno a Cavaglià e ad Alice Castello,
collocata ai margini delle province di Vercelli e di Biella, venga
straordinariamente garantita dalla Regione la quale si faccia garante della tutela della salute
di queste popolazioni “di confine”, che attualmente si sentono ignorate dalle
rispettive Province. Abbiamo organizzato
gli “Stati Generali per il futuro della Valledora”, la cui prima sessione si
è tenuta a Santhià sabato 1 marzo 2008. Il percorso degli “Stati Generali” deve andare
avanti … |
8 |
Sostenere il blocco
dell’ampliamento delle discariche di Cavaglià opponendosi
al ricorso al Consiglio di Stato presentato dalla Provincia di Biella il 9
marzo 2009. Il costo supera i 7.000
euro. Servono urgentemente dei contributi da
parte di tutti! |